Il Blog di Paolo

MUGELLO GP 03/6/18

Al Mugello non si dorme è il detto.. ne prima ne dopo io aggiungerei, che sia per adrenalina o per rabbia la domenica sera del Mugello porta sempre con se degli strascichi.
Da sempre, in quanto prima gara Italiana dell’ anno è un appuntamento fisso e importante per tutti i team Italiani. Dopo la guerra dei pass, dei P1, telefonate degli amici “Da quant’è che non ci sentiamo? Ti serve un accredito? Possibilmente un pass backstage con accesso al palcoscenico” come dice una canzone di Fedez, venerdì si accendono i motori e siamo subito protagonisti. Monopolizziamo lo schermo, i nostri nomi in alto a sinistra e una pioggia di caschi rossi. Non ci facciamo mancare niente, neanche due scivolate e una brutta caduta di Antonelli che ci fa sussultare perché viene portato via in barella. Sabato rischiamo anche di fare la pole con il nostro “giapporiccionese” che la manca di 1 decimo. Antonelli invece vittima del suo ego rovina gli ultimi cinque minuti di prove e finisce 7°. Già da tempo motivo di discussione tra noi, a lui non serve la scia di nessuno. A giustificazione della sua ingordigia dice: non gli bastava la pole lui cercava la superpole voleva chiudere il giro con un 56 basso. Ma prima si pensa a fare la pole, solo una volta agguantata puoi pensare di fare il tempo sul tuo tempo. In compenso Tatsu ci ha emozionato con la sua prima fila per la prima volta nel mondiale, stavolta la nostra maratona al parco chiuso non è stata vana come la domenica di Le Mans, infatti non ci è pesata, entusiasti e felici come in uno scatto a rubabandiera.
Entrambi nelle prove avevano avuto un buon passo, questo lasciava presagire una buona domenica e le aspettative volendo o no erano alte.
Invece… Antonelli non parte bene e come se non bastasse alla seconda curva viene coinvolto in un incidente in cui miracolosamente riesce a restare in sella. Sbattuto in penultima posizione l’ho guardato con ammirazione lottare per riguadagnare posizioni su posizioni. Solo lui e pochi altri giravano sotto 1’57’’ ma l’infinito rettilineo del circuito Toscano impedisce di fare la differenza, Niccolò merita il mio applauso non ho critiche da fargli, dimostra di essere forte chiudendo infine in 9° posizione con una signora rimonta. In merito all’ incidente non c’è nulla da dire, uno prova a fare la sua gara, le sue traiettorie, le sue valutazioni pensa ad andare forte poi come nel gioco del monopoli alzi la carta dell’imprevisto e tutto cambia è così che vanno le gare.
Tatsuki domenica non fa la sua prestazione migliore, anzi. Parte tutto dall’ warm up, male, mi raccomando sempre di non esagerare durante l’ultimo turno cadere un’ora prima della gara non è mentalmente stabilizzante e costringe i meccanici a un super lavoro. Ma sono parole al vento, la caduta gli ha reso la domenica ancora più incolore. Suzuki è cresciuto tanto, da quando sta con noi si è fatto conoscere, è diventato protagonista ma se vuoi esserlo devi farlo fino in fondo. Questo è un lavoro che ti gratifica tantissimo se centri l’obiettivo, è un crescere tutti insieme , è un rincorrere tutti i giorni qualcosa, raccogliere decimi e centesimi per arrivare a… Mi dispiace perché lui domenica non ha dato il massimo deludendo le mie aspettative e quelle dei suoi meccanici che dal martedì alla domenica si impegnano per lui. Questo mi fa arrabbiare quindi non commenterò oltre per non dire cose inesatte. Sono poi scappato dal Mugello e chiedo scusa per essermi fatto prendere dalla situazione, per non avere salutato tutti. Sono stato contento di aver passato un week end con i vari sponsor e amici o sponsor amici, un week end che speravo finisse meglio, ma in hospitality abbiamo fatto del nostro meglio per farli sentire a proprio agio come fossero a guardare la gara dal divano di casa… con gli attori che gli passavano vicino.
-PaoloSic58-