Il Blog di Paolo

LE MANS GP 19/5/2019

Per non correre il rischio di arrivare al Mugello, una delle gare più importanti del campionato, sottotono, demotivati e con la testa montata… abbiamo fatto in modo di arrivarci arrabbiati e con l’ansia da prestazione. Bravi noi! Le Mans è stata una gara preparata perfettamente in condizioni metereologiche strane, che ci ha visti sempre nella top five e buttata al vento per un errore “stupido” di Antonelli e un ulteriore caduta che non vi so spiegare di Suzuki, forse è uscito 20 centimetri dalla traiettoria dove la pista era più sporca.

Ma analizziamola in generale, lo step fatto da Tatsuki dopo l’ Argentina è appurato, sia mentale che fisico, ora è conscio di quello che può essere e quanto gas può dare. E’ diventato il pilota a cui aspiravo diventasse, pulito, corretto, aggressivo e veloce. In questa trasferta c’era anche sua mamma al suo primo gran premio in Europa, avrei preferito vederla sorridere ma anche lei si è resa conto di quanto Tatsuki sia diventato forte.
Ogni giorno di più scopriamo un Niccolò diverso, un ragazzo meraviglioso che sta migliorando il suo feeling con il team e con la moto, che non mi sarei mai aspettato di vedere entrare in sala colazione domenica mattina alle 6.30 canticchiando. Ha variato leggermente il suo modo di essere, approccia diversamente al week end di gara e ha ritrovato così il suo equilibrio, vi basti questo aneddoto per capire quanto è cambiato. All’ inizio ho parlato di un suo errore stupido, si perché un ragazzo con la sua esperienza non può permettersi di fare queste cavolate, era arrivato lungo, doveva alzare la moto perdere qualche posizioni e recuperare invece ha voluto forzare e chiudere la curva e questo è stato il risultato. Se sei in lotta al vertice del mondiale devi fare un paio di ragionamenti in più. Ad ogni modo, ci mette impegno ed è velocissimo… e le gare sono anche questo.

A Le Mans c’era anche il reparto CEV, la nostra Moto3. Questa gara ci ha dato un ulteriore conferma della consistenza di Bertelle e delle difficoltà di Patacca il nostro campioncino dell’ Europ Talent Cup a riprendere in mano le redini del campionato dopo il grave incidente dell’ anno scorso. Abbiamo visto dei passettini in avanti di Hikaru. Dobbiamo tenere in considerazione sia che era la loro prima volta su questa pista con soli due turni di prove, sia che questi ragazzi sono qui per apprendere con il nostro aiuto e le nostre competenze più cose possibili. Non dimentichiamoci che il CEV è l’anticamera del Mondiale e i primi dieci piloti hanno molta esperienza alle spalle noi abbiamo bisogno di tempo, c’è solo da imparare e in questo momento dobbiamo raccogliere quello che si può.

Ora aspettiamo il Mugello come un marinaio la vista del faro all’ orizzonte, per poterci riscattare.. per dimostrare che Jerez non è stata una fortuita casualità ma il risultato di ventiquattro mesi di lavoro, di fatica, di discussioni e di duro perfezionamento. Tutti sono forti a questi livelli ma vincere è frutto di un lavoro metodico perchè insieme a un pizzico di sana fortuna e tanta competitività sono i dettagli che ti fanno fare la differenza.

-PaoloSic58-