Il Blog di Paolo

BARCELLONA 11/06/17

Che dire.. se non peccato! Con la decisione della safety commission, di venerdì pomeriggio, di cambiare la pista tornando alla vecchia chicane (inserita dopo l’incidente di Salom ), abbiamo visto le nostre possibilità, di fare la differenza, abbassarsi un po’ dato che Tatsu andava molto forte in prova fino alla conclusione della FP2. Il week end è comunque andato molto bene, lui è un pilota che cresce ad ogni gara. Dopo ogni prova, ad ogni giro acquisisce coscienza ed esperienza. I piloti di testa compreso Tatsu, hanno girato in tempi incredibili, 1 sec più forte dell’anno scorso. Tatsuki ha fatto una bella gara, partendo male dalla 9° posizione è riuscito a prenderli senza troppe difficoltà. L’unico nostro rammarico è che una volta agguantati la mente è subito andata agli ultimi quattro zeri. La titubanza ha così prevalso sulla sfida e ha ceduto con l’accontentarsi di guadagnare punti, concludendo 10°. Ha fatto bene, serviva finire una gara e ha fatto male, poteva buttarsi. Siamo tutti bravi a parlare a fine gara. La canzone che cita :”chi si accontenta gode”, per me, è una sciocchezza, chi si accontenta, si accontenta e basta, forse gode all’inizio. Si crogiola in una sensazione di sazietà, di completezza, di sicurezza, ma ripensando bene alla situazione, una vocina dentro ti chiederà sempre: “come sarebbe andata se…?”. Quindi per me doveva provarci e buttarsi nella mischia. Se vuoi ragionare da gregario, che difende la posizione, hai sbagliato sport. In ogni caso, sta maturando, e se all’inizio dell’anno nessuno ci avrebbe dato 2lire, oggi, perfino Puig (responsabile Progetto Dorna Race for Motogp) è andato a fare i complimenti a Tatsu.
Il discorso Tony è tutt’altro discorso. Un novellino del Motomondiale. La sua è una maturazione naturale per come la vedo io. Il ciclo delle corse. So cosa succede nella testa di un ragazzino di 16 anni che non riesce a dimostrare quello che vale, quando quello che vale, ve lo posso garantire, è cospicuo. Il detto: “Perdere aiuta a perdere” non è stato inventato a caso, si crea una vortice negativo da cui sembra impossibile uscirne. Quando le corse si mescolano a sfiducia, timore e senso di impotenza è un casino. Per far bene, la moto deve essere a posto e il pilota più di lei, fisicamente e mentalmente. E ci vuole un pò di fortuna, ingrediente fondamentale. Senza uno qualsiasi di questi fattori, l’equazione è irrisolvibile. Dovrebbe stare più tranquillo. In questo momento le persone che gli vogliono bene dovrebbero provare a lasciarlo un pò più libero e a far sì che tutto faccia il suo corso. Per esempio, sabato è stato penalizzato, nelle prove, di 12 posizioni, perchè ha aspettato troppo in pista per farsi tirare, pur conoscendo questa regola. E’ un momento così, ma i momenti sono proprio chiamati così perché passano. Siamo fiduciosi, un talento di questo calibro la nostra fiducia se la merita tutta.

E niente… lo dicevo con Marco e Aligi (capotecnico di Marco) che L’autoconvinzione e l’autostima sono una base importante in questo sport, che sembrerebbe prevalentemente dettato dalla condizione fisica e della moto. Tatsuki in dialetto romagnolo ha imparato a dire:”A’n sem trop fort!” (siamo troppo forti) e con questo passo e chiudo, vi lascio.. fino alla prossima gara del Cev di Barcellona con i nostri Montella e Casadei!

-PaoloSic58-