Il Blog di Paolo

SACHSENRING GP 15/7/18

Una domenica bestiale. Se sapessi cantare ve la intonerei.
Si può riassumere in poche parole: caduta di Tatsuki dopo pochi giri di gara e Antonelli che oscillava intorno alla 20° posizione. Quindi finita la gara abbiamo smontato tutto in fretta e furia per allontanarci da quel circuito e tornare a casa il prima possibile. Questa situazione mi ha ricordato Brnò 2007 quando a Marco era appena stata data quella che in teoria era l’ RSA ufficiale ma di ufficiale aveva solo gli adesivi sulle carene. Marco per dare il massimo era caduto un sacco di volte quel week end, anche nel warm up e un Giapponese gli centrò in pieno la moto facendosi anche male, mi ricordo che poi smise di correre dopo quell’ incidente. Partì la gara e lui cadde di nuovo. Quando tornò al box ricordo mi disse: “Bà via via via,andiamo via più presto possibile. ” Questo Sachsenring ha lo stesso sapore di quella volta quel lontano 2007. Ci sono sicuramente trasferte e gare non positive quello ne è un esempio, l’anno dopo vinse il mondiale, quindi se stringi i denti, ci credi e la ruota gira, perchè deve girare sta ruota… prima o poi i risultati arrivano.
Ma ecco che quando pensi che sia tutto finito arriva la telefonata di Patacca Senior che dice che suo figlio si è fatto male durante la gara della Rookies Cup. Frattura scomposta dell’ omero un osso del braccio, deve essere operato d’urgenza alla Clinica di Chemiz dove parlano solo rigorosamente il tedesco. Mi sono messo nei panni del Babbo di Patacca in difficoltà con la lingua e così ho fatto una telefonata a un amico di vecchia data ed ex compagno di squadra di Marco:Steve Jenkner che con la sua gentilezza è corso all’ospedale e ha dato una mano a sistemare le cose. E’ stato la nostra salvezza. Ieri mattina poi mi hanno confermato che l’operazione è riuscita benissimo.
Mi sono fermato un attimo a pensare ai legami longevi che uniscono le persone, Steve poteva trovare mille scuse non lo sentivo da tanto tempo, invece si è subito preoccupato e ha mollato tutto ciò che stava facendo per darci una mano. Ci sono amicizie che il tempo e la distanza non possono cancellare.
Poi c’è stata la telefonata inaspettata di Carmelo Ezpeleta che tra le mille cose che ha da fare e da pensare si è preoccupato del nostro pilotino, è una cosa che mi ha piacevolmente colpito. Ecco perchè rispetto e apprezzo quest’ uomo!
Queste sono state le uniche cose importanti del week end se parlassi oltre vi annoierei con gli ennesimi racconti di problemi tecnici e non ma non è più tempo di parlare, ormai siamo a metà stagione, le idee le abbiamo già raccolte è tempo di risolvere, di correre andare forte, di salire gradini ma non quelli dell’ aereo con un bagaglio a mano per tornare a casa insoddisfatti ma quelli del podio con una bottiglia di spumante in mano infinitamente contenti.
E’ tempo di fatti non pugnette.

-PaoloSic58-