Al Mugello non si dorme, si può dire DI NUOVO finalmente!
Spiegatelo voi a chi non c’ è mai stato quell’ avvolgente fragranza di erba e benzina, quei mille colori che sfilano sulla collina, quei numeri che sbandierano alti. il rombo delle motoseghe, quel prato così caotico e quel pubblico così tifoso, così tremendamente vivo.
Non so se siano le gare così appassionanti o le feste nel prato ad aver permesso il pienone al circuito ma qualunque sia il motivo noi ne siamo felici, nonostante qualcuno remi contro lo spettacolo. La direzione gara, una a caso, con il suo classico e opinabile modo di utilizzare “due pesi due misure” . Le loro (perché sono un team di persone) decisioni assurde, mai prese allo stesso modo mi fanno anche pensare che guardino degli altri filmati anziché il VAR. Non mi spiego la penalità ingiusta data a Holgado per guida irresponsabile, la sua è stata una manovra “di salvataggio” per evitare il pilota davanti. Non mi spiego perché allora non punire anche Zurutuza? Che ha coinvolto Farioli. A mio parere sono due incidenti di gara non punibili, possono capitare. Ben lontani dalla guida irresponsabile di cui si parla e se davvero vogliamo considerarli tali allora stiamo tutti a casa a pelare le patate la prossima volta.
Veniamo a noi, non scrivo il blog dal 2015, ho molto di cui parlare.
La squadra a Barcellona ha fatto uno step importante; due piloti nella top ten. Abbiamo iniziato pian piano a farci notare. Qui nel primo GP Italiano abbiamo avuto delle qualifiche un po’ più complicate in cui però Lunetta è riuscito ad accaparrarsi il 6° tempo: la sua prima 2° fila. Mentre Farioli nella Q2 non si è migliorato bensì é andato a fare la spesa di penalità poiché la Direzione gara distribuiva, come al solito, long lap come fosse pane.
In gara Lunetta alla prima curva era 4° quando Veijer con un furba manovra ha cercato la sportellata, ha perso un po’ il ritmo, in un attimo gli erano addosso e si è ritrovato 15°.
Farioli è stato vittima dell’incidente con Zurutuza e dopo un volo pauroso che fortunatamente non ha avuto le conseguenze disastrose che lasciava presagire, han dato bandiera rossa.
Griglia 2: Gran lavoro di tutti i meccanici per sistemare la moto, Lunetta è partito 15° (conta la posizione in cui si era prima della red flag) mentre Farioli appunto ultimo.
Luca ha fatto una gara aggressiva ed ha finito in testa al gruppo degli inseguitori, non posso dire che sia stata una brutta gara però resta un po’ di amarezza per un podio agguantabile che non è stato, a cui non siamo riusciti nemmeno ad avvicinarci. Per Farioli, che aveva da scontare le due penalità non c’è stato nulla da fare. Lui è molto bravo, guida fortissimo, ma è giovane e si lascia un po’ abbattere dalle difficoltà invece di reagire. So che è un periodo difficile per lui perché nulla sembra incastrarsi bene, però ci sono passato anche io con Marco e la ruota gira, prima o poi deve girare. E’ come una barca, a volte il vento spinge troppo contro e non puoi fare niente se non rimanere a galla ma poi il cielo si apre, il mare si acquieta e allora è li che devi spingere. Siamo felici di averlo in squadra, oggi ci teniamo la mano per stare a galla ma quando il vento soffierà dalla parte giusta noi saremo pronti a remare al suo fianco ancora più forte.
La MotoE ci sarà a tutte le gare Europee, negli anni la competizione è cambiata parecchio, inizialmente è stata sfruttata da ex piloti per tornare alla ribalta oggi il livello si è alzato drasticamente. In griglia è schierata un’orda di ragazzi giovani e assetati di vittoria, vi basti pensare che ci sono dieci piloti in mezzo secondo il che la dice lunga sulla qualità di questa categoria.
La Gara1 é stata interrotta per pioggia dopo neanche mezzo giro, ma che è bastato a Manfredi per distruggere la moto (per fortuna le batterie le paga la Dorna).
Gara2: Mettendo a frutto la sua esperienza su questo tracciato Roccoli ha messo a segno una gara esemplare mancando il podio di 5 millesimi, sfumato in una volata che poteva gestire meglio. In gara1 (ripresa successivamente) la stessa volata non la sbaglia, aspetta il momento giusto per uscire dalla scia e agguanta la 7°posizione. Lezione imparata.
Apprezzo che Manfredi abbia corso nonostante una costola incrinata e il ginocchio malandato dovuto alla caduta.
Dulcis in fundo, sono orgoglioso del lavoro svolto dai ragazzi dell’ hospitality in questo week end di fuoco, hanno servito la bellezza di 208 ospiti nonchè 208 bocche da sfamare, suddivisi n quattro turni per pranzo più le cene. L’ hanno fatto sempre in maniera ospitale e soddisfare le richieste del pubblico tutto il giorno sempre con il sorriso non è cosa da poco, chi è del settore di certo lo capirà.
Vorrei ringraziare anche gli sponsor, o meglio le loro mogli, perché mettendo un po’ di ordine qua e la, una mano una, una mano l’altra hanno reso più semplice il lavoro di tutti. Soprattutto quando mia figlia Martina si è sentita poco bene a Barcellona la loro carineria è stata tanto apprezzata.
Ringrazio Silvia Cortellazzi e il suo team così come Renzo Grigoli e i suoi ragazzi per l ‘impegno e l’assistenza logistica impeccabile.
Sono state delle belle trasferte ma il Mugello rimane il nostro GP per eccellenza, spiegatelo voi Il ritorno del Mugello che conoscevamo, dopo tre anni di silenzio tombale.
Bentornati bikers appassionati, ci siete mancati.
-PaoloSic58-