Il Blog di Paolo

JEREZ 02/10/2016

Per Causa di forza maggiore non siamo usciti con l’ultimo comunicato sulla gara di Imola del 03-04/09, in cui il nostro Tony aveva vinto sia il sabato che la domenica. Ma in questo week end, tra le sinuose curve del circuito di Jerez, Tony si è superato, ancora una volta, vincendo la sua 3° gara delle ultime 4 disputate. E pensare che eravamo molto scettici sulla buona riuscita delle gare. Addirittura, qualcuno era arrivato a dubitare che sarebbe tornati a casa perché Ogni nostro passo era accompagnato da quel fortunatissimo numero…il 17: posti in aereo, il posteggio auto a Siviglia, il box. Insomma, ci aspettavamo un disastro, nonostante i tanti gesti scaramantici di rito che non erano di certo mancati.

Durante le qualifiche Tony e altri 10 piloti vengono penalizzati poiché per tutto il turno sfruttano la pista esterna al cordolo (dove una volta ci sarebbe stata erba o ghiaia, impossibili da sfruttare) e da 8° passa 11°. Prima gara: parte timoroso, tra i piloti più arroganti e sfrontati della categoria. Afferra il 3° posto ma Manzi, con un sorpasso dei suoi, lo costringe a retrocedere fino all’ 11° posizione. Riparte la rimonta; a pochi giri dalla fine il pilota davanti a lui fa un high side e Tony solo per un pelo riesce ad evitarlo. La gara finisce, ma ci sono 5 secondi di penalità per lo stesso motivo delle prove, e si qualifica 17° (come potevamo prevedere, dato che quel numero ci perseguitava). “Penso che La penalità dovuta all’uso della pista esterna al cordolo sia una regola giusta, da un po’ di tempo i piloti hanno iniziato a capire che possono approfittare di qsta aggiunta di sicurezza alla pista, sfruttando tutto lo spazio possibile per ottimizzare la traiettoria e non va bene, non è corretto” commenta Simoncelli. “è meglio che lo imparino già da giovani prima che approdino in moto3 nel mondiale “. Conclude poi spiegando a modo suo a Tony come ci si debba comportare in pista con piloti “bulli” come quelli appena affrontati.
Montella intanto continua a crescere, non lo vediamo in alte posizioni ma ha migliorato il suo stile, riusciamo a vederlo anche dalla telemetria , adattandolo alla moto3. Oggi si può dire che guida veramente: non è più la moto ad imporsi su di lui. Nella prima gara ha finito 21°, toccando il tempo di 1’48’’, che, per un pilota che non ha mai girato a Jerez, non è affatto male. Mentre nella seconda gara si è classificato in 20° posizione. “Deve esserne felice perché è stato confermato per il prossimo anno e sono sicuro saprà mettere in mostra le capacità tecniche acquisite.”

Tony deve aver proprio capito il discorsetto di Paolo, perché nella seconda gara è partito subito aggressivo, lucido. Un vero pilota senza macchia e senza paura. Ha condotto una gara superba, esilarante vincendo con un distacco dal secondo di 0’00’58’’’ millesimi di secondo. Per noi è stato un po’ come se Marco avesse voluto mettere la sua firma sul circuito in cui nel 2004 vinse la sua prima gara in 125cc.
Tony ha vinto per la prima volta quest’anno in questo campionato difficile, il CEV, fatto di piloti agguerriti e talentuosi, di gite fuori porta in circuiti mai visti e perché no un campionato fatto anche di sfighe. Ma si è fatto valere ed oggi siamo qui tutti insieme ad acclamarlo sotto il podio. Un podio che vale tanto, che ti riappaga di tante sconfitte, dei dubbi, delle volte che ti sei messo in discussione, dei problemi, caricandoti per affrontare le prossime sfide.Anche quelle più dure, quelle che l’anno prossimo affronterà tra i più grandi, i più forti del mondo di quella categoria…si perché lui insieme a Tatsuki Suzuki l’anno prossimo approderanno nel mondiale moto3.

Ci riaggiorniamo dopo il Mugello!