Il Blog di Paolo

BRNO GP 04/08/19

C’è aria di cambiamento in quel di Brno… come ogni anno è in questo periodo che le voci di mercato si fanno sempre più forti, che prendono vita nuovi contratti e in cui si saldano vecchi sodalizi. Prendono forma le squadre del 2020 e dopo la gara di oggi ribadisco la mia volontà nel tenere entrambi i piloti per poter concretizzare il lavoro di questi due anni. La gente non sa quanto sia importante restare nel giusto ambiente anche per un lungo periodo di tempo, a volte cambiare aria fa bene certo, altre volte mollando si potrebbe rovinare tutto un secondo prima di un retroscena meraviglioso. Ma a ruotare intorno alla vita di un pilota c’è molta gente e se i manager guardano più i loro interessi possono rendere tutto più difficile.
Detto questo, nelle prove libere di venerdì e sabato va tutto perfettamente, il 3° e il 4° posto di Niccolò e Tatsuki lasciava presagire una gara consistente.
Eravamo pronti, linea di partenza si accendono le moto… agli altri, a Niccolò gli si spegne ed è costretto a partire ultimo dalla pit lane. Ho già il sangue che mi ribolle nelle vene. Ma mi concentro su Tatsuki che è tra le prime posizioni, nel tentativo di passare Fernandez fa un high side e la sua gara volge al termine. Disastro. Lascio il tendalino e vado a rifugiarmi in ufficio sul camion onde evitare “stecche” in diretta tv, faccio qualche respiro profondo mi calmo e torno al mio posto, io e Grana ci guardiamo attoniti, Antonelli sta tentando l’impossibile.
Girando in 1 secondo, 1 secondo e mezzo più veloce dei primi (da solo ha girato in 2’8’’4’’’ senza scia) fa un’inesorabile rimonta fino a giocarsi la vittoria, in bagarre finisce 5°, boato del pubblico! Rientro trionfale al box tra gli applausi di addetti ai lavori, sbandieratori e tutta la motogp.
Mi guardo intorno e vedo la gente che si congratula con un ragazzo che ha fatto una gara fenomenale anche se non è il pilota preferito, o può non starti simpatico o non essere della scuderia per cui tifi, ma questo non li ferma, questo è uno dei lati migliori del motociclismo che lo rende un grande sport. Potrei continuare tutto il comunicato con questi complimenti ma se posso essere diretto, come ho detto anche a lui, sapete quale è la morale di questa storia? Lui è stato fortunato se fosse partito 3° quale era, avrebbe girato comunque con gli stessi tempi degli altri niente di più niente di meno, anzi una bagarre così due anni fa non l’avrebbe retta sarebbe stato uno dei primi a cadere. Invece questo inghippo gli ha sbattuto in faccia che è cambiato, è veloce, velocissimo ma lui non è ancora consapevole di quanto sia forte, non si rende conto delle sue potenzialità è l’unico vero motivo per cui non vince. Allora ci siamo dati un obiettivo; fare come Martin l’anno in cui vinse il mondiale, la prossima volta bisogna andare in testa e distaccare il gruppo perché può farlo e oggi ne è stata la prova.

Siamo pronti per l’ Austria, la pista in cui l’anno scorso avevo pensato di mollare tutto e di andare ad aprire un chiosco a Bali. Poi mia moglie mi ha convinto che sono ancora troppo giovane per pensare alla pensione, ha ragione. Ho ancora troppe cose da dire, troppi comunicati in cui prendermela con qualcuno, quindi montiamo in sella, scendiamo in pista e facciamogli vedere.

-PaoloSic58-