Silverstone un’ isola felice fuori, poi varcavi la soglia del paddock: mascherine e silenzio. Tristissimo.
Il nostro week end inizia con Tatsuki che mi dice che cambia squadra. In realtà, non è che me l’ abbia proprio detto… cioè le intenzioni c’erano, ma come quando tuo figlio deve dirti che ha preso un brutto voto a scuola, eravamo da soli nel camion, mi si avvicina, borbotta qualcosa e alla fine lo incoraggio: “Tatsu é normale cambiare squadra, l’ abbiamo fatto anche noi in passato.” Scorgo un suo respiro di sollievo e da li iniziamo a chiacchierare e a fare il punto della nostra situazione. La nostra con Tatsuki é stata una lunga storia, una bella storia ed é giusto così, è ora che vada avanti e faccia la sua strada.
Parliamo di numeri, sia Fellon che Suzuki si qualificano direttamente per le Q2, il che lasciava presagire bene, anche se un’ altra cosa abbastanza chiara fin da subito era il dominio di Fenati su questa pista. Alla fine Fellon e Suzuki si sono qualificati rispettivamente 18° e 13°, non hanno lavorato un gran che bene per la pole.
Race time: Fellon sbaglia la partenza e addio zona punti.
Tatsuki fa invece una bella gara, aveva il podio a portata di mano, ma ha mancato di incisività.. nonostante un po’ di rammarico non possiamo che essere felici di questo 5º posto perché era da troppo tempo che non rientravamo nella top five.
E’ tempo di mercato, ci sono molte chiacchiere, alcune vere altre meno, ci sono tante tante rischieste. Da parte nostra vogliamo prenderci un attimo di tempo per scegliere il pilota che ci accompagnerà nel nostro viaggio futuro. Decidere se puntare su “un vecchio saggio” o un “nuovo giovane” per ricominciare l’ avventura…
-PaoloSic58-