Siamo passati dal caldo umido dell’ Indonesia, alla focosa Argentina fino ad approdare al variabile e pazzerello clima del Texas. Tre trasferte dure, faticose, tre gare completamente diverse per clima e temperature, forse è anche per questo che le prestazioni sono state un po’ altalenanti, come il tempo. Queste trasferte ci hanno messi a dura prova, ci siamo fatti tante domande e ci siamo trovati a dover gestire momenti difficili, che ci hanno portato fino alla quasi rottura del sabato…
Mi ero dimenticato di quanto fosse difficile lavorare con piloti molto giovani, che si sono appena affacciati al mondiale, come Fellon che non ha ancora una storia o come Rossi che sta provando a scriverla. Me ne ero dimenticato dopo tanti anni insieme a Tatsuki e Antonelli, ormai maturi e veterani della Moto3. E’ difficile mettere in fila le carte quando i piloti sono così diversi tra loro. Quando lavori con tuo figlio lo conosci, cresce con te, si impara a lavorare e a gestire il week end di gara insieme, automaticamente si entra in simbiosi. Qui invece ogni anno ti trovi a dover gestire un ragazzo che non conosci, che ha già le sue abitudini e i suoi ritmi e anche tu per lui sei un completo estraneo.
Con Riccardo Rossi settimane di alti e bassi, una gara indecente in Indonesia lo fa riflettere e in Argentina fa una bellissima gara. Mi ha confessato l’emozione di aver finalmente pensato “Qui posso fare il podio!” un pensiero mai sfiorato fino a li. In texas purtroppo una scivolata del venerdì lo porta fuori rotta e a due giorni difficili.
Fellon sta crescendo, stiamo provando a sistemare alcuni suoi problemi di guida, ma quando sabato non è riuscito a chiudere un giro cronometrato in 15 minuti mi ha fatto imbestialire. Per un pilota che fa il mondiale è inaccettabile non qualificarsi. Aspettare qualcuno per prendere la scia, tentennare ai box nell’ indecisione e poi perdere la possibilità di fare il tempo, per me è follia. Sabato sera avrei chiuso baracca e burattini e avrei preso il primo volo verso casa, ma dopo un briefing in cui mi sono bastate pochissime parole per farmi capire, ho rimandato ogni decisione sensata alla domenica… dove finalmente per la prima volta in assoluto, in griglia ho visto un Fellon sereno, che stava per fare una cosa che gli piace: correre. Ha chiuso 15° aggiudicandosi i suoi primi punti in campionato, sono soddisfatto per la gara che è riuscito a portare a termine. Così come lo sono per la gara di Rossi che partendo 17° ha quasi sfiorato il giro veloce e ha portato a casa un 9° posto. Alimentando così la mia rabbia perché lui potrebbe (dovrebbe) stare sempre nei primi cinque in classifica.
E ora, una pausa dalle extraeuropee, si resta più vicino a casa, si vola a Portimao. Sono state settimane intense, abbiamo raschiato il fondo e questo deve essere il GP dal quale ripartire per ricominciare al meglio, per tutti e due, per tutti noi.
-PaoloSic58-