Il Blog di Paolo

JEREZ CEV 30/8/2020

2004, 2016, 2019, 2020… La nostra Prima volta, in tutto. Il nostro primo bacio… a una coppa del Mondiale alzata da Marco. Dodici anni dopo un’ altra prima vittoria ma con nuove persone, nuovi colori, nuovi piloti e nuove motivazioni. Arbolino è lui il primo a vincere con il nome Sic58 Squadra Corse sulla tuta. E ancora, tre anni dopo è la volta di Niccoló Antonelli nel nostro secondo anno di mondiale. Nella stessa gara Suzuki con il suo 1° podio e per finire, domenica scorsa, i talentuosi Harrison Voight e Josè Garcia ci prendono per mano portandoci rispettivamente sul 3° e sul 1° gradino della scala! Sono infinite le soddisfazioni che ci ha regalato questo circuito con cui abbiamo un legame ormai innegabilmente speciale.

Sei gare in due giorni sono veramente toste ma é la soluzione più intelligente per ovviare il problema del poco tempo a causa dello stop di inizio stagione.
Nella mia rosa, ho due australiani, uno spagnolo e un italiano e potrei aprire uno studio di psicologia dopo questa esperienza. Ognuno di loro ha delle peculiarità, ha un proprio modo di correre, di approcciare la gara e di interpretare il motorsport.
Chi ha grandi aspettative, chi mantiene un profilo basso e chi in realtà non ha chiaro cosa sta facendo.
Mi piace passare del tempo con tutti loro, privatamente, analizzando decimo per decimo, curva per curva. O facendo dei briefing congiunti. Sono quattro piloti agli inizi, é divertente, stimolante ed estremamente differente dal confrontarsi con Tatsuki e Niccolò che corrono nel motomondiale da anni, che sono più grandi e già forgiati. Mente e corpo sono come spugne, apprendono e assimilano. Nessun momento é perfetto più di questo per dargli le giuste impostazioni. E mentre io aiuto loro (o ci provo) ad essere più piloti che ragazzi, loro aiutano me, a sognare e a non mollare mai, da sempre la competizione mantiene giovani.

Voight ha fatto una bella gara, aggressiva, ma nonostante non mangi più le sue amate patatine fritte, cosa che lo rende fisicamente più prestante, per un problema tecnico in gara 2 non chiude in buona posizione. Mi ha fatto sorridere che sia rimasto scioccato dall’ aggressività di questi ragazzini spagnoli, che dopo la bandiera rossa sono rientrati in pista più agguerriti e battaglieri che mai, per dare tutto quello che potevano in cinque giri. In gara1 ha portato la moto e il team sul 3º gradino del podio!
Garcia ha fatto tre gare facendo rispettivamente 7°, 9° e sbaragliando la concorrenza per vincere la terza. E se durante la prima gara gli si è addormentata la gamba per lo stivale nuovo e troppo stretto, nell’ ultima ha dimostrato di essere pronto per il mondiale. Ha una guida grintosa, quando acquisirà più fiducia in se stesso sarà una gatta da pelare per tutti quanti. Senna è stato il compito più difficile, non avendo ben chiaro quanto le gare siano ardue. Quelle in cui ha gareggiato seriamente si contano sulle dita di due mani, ha molte doti ma non deve fare l’ errore di avere fretta. Ha un innato controllo della moto e fa staccate al limite, lineari e bellissime ma deve avere pazienza, serve esperienza per arrivare in vetta.
Volpi ha avuto un week end in salita, durante le prove è stato centrato da un suo avversario cadendo ai 160km/h e questo ha causato problemi per tutto il week end. Peccato! Ma noi siamo qui pronti e fiduciosi per la prossima gara.

I ragazzi del team sono bravi, tutti giovani, con a capo la mia telemetrista (donna) del mondiale, la Patri, che qui mette in pratica ciò che apprende di la e così domenica ha vinto con orgoglio la sua prima gara da Capotecnico! Affiancata da un saggio Fabio Balducci e da un “vecchio lupo di mare” come Sanzio Malabrocca che seguiva Marco sin dai tempi della 125cc. La dimostrazione del buon team che mi ritrovo l’ ho avuta quando tutti i meccanici sono accorsi a sistemare la moto di Volpi (il tempo scarseggiava) e non ci sono state distinzioni tra meccanici Moto3 ed ETC. Ho visto una vera squadra, unita, mi ha fatto un bell’ effetto.

Ora mi godo due giorni di ferie prima che Misano ci chiami all’ appello, ne ho bisogno, ne abbiamo bisogno, io e Sanzio è un pezzo che siamo in giro, (si e no avremo 25 stagioni di mondiali ciascuno sulle spalle) e i nostri 40 anni iniziano a pesare….

-PaoloSic58-