Il Blog di Paolo

ARAGON GP 01/09/24

Pensavo di ricordarmi come è quella sensazione, sono grande, sono cresciuto, di terzi posti ormai ne ho visto qualcuno, con diversi ragazzini ognuno con la propria storia da raccontare. Pensavo di sapere che gusto ha… invece non è mai lo stesso, come un gelato buono, buonissimo, il gusto del podio ti scioglie la bocca in un sorriso e ti fa esplodere il cuore, rimasto in sospeso senza battere un colpo per almeno due giri interi.
Per il pilota Il podio è quel sapore che manca sempre, sa di fatica ripagata, di ore chiuso in palestra, di allenamenti con l’ohvale che ti rompono un osso, del sudore dei meccanici chini tutto il giorno sulla moto, sa delle lacrime di felicità dei genitori. Il podio è ambizione, caparbietà e cuore sullo stesso gradino.

Oggi sono ancora un po’ frastornato, siamo rientrati domenica sera tardissimo. Dentro ho un mix di felicità per Luca e dispiacere per Filippo che ha rotto il motore. In dieci anni è la seconda volta, sfortuna? Forse la stiamo attirando… la colpa non è sua e non è nostra. Perfortuna per lui, Misano bussa già alla porta.
Per Luca al contrario servirebbe più tempo… per assaporare la sua quasi vittoria, per godere di questo suo primo podio, e invece no… le corse, fedeli al loro significato, corrono, presto sarà giovedì e si ricomincerà tutto da capo.

Di commenti post gara ne sono già stati scritti e detti tanti, allora vi lascio alla lettura di quello che mi è piaciuto particolarmente mentre noi, assaporando ancora un po’ questa bella sensazione, aspettiamo Misano:

“Il podio di Luca è importante per tutti. Per chi ama il motociclismo e crede che il sacrificio vola più alto del macchinismo dei soldi e delle corsie preferenziali. L’unica stella buona è quella dove è nato Luca: gentile, faccia pulita, entusiasta a poco più di un mese da un infortunio ridesta l’Italia dopo più di 12 mesi di vuoto in Moto3. Lui lavoratore con la voglia d’imparare, contro un palcoscenico d’esaltati. Il Team? Un’estensione della famiglia, la regola di Marco. Così tanto 58, da far tremare d’emozione quell’uomo tutto di un pezzo di Paolo, che parla bene quando dice: “questo bambino”. Nulla a che vedere con un argomento infantile, ma per accarezzare il fatto che sono ragazzini che diventeranno uomini e la pazienza è essenziale. Così corsa a passi svelti verso il parco chiuso abbracciato a Martina, a far pace un po’ con queste corse che gli hanno tolto troppo. Ma in fondo Lunetta oggi l’ha ricordato, Marco era felice esattamente come lui e questo basta.”
Tratto dalla pagina @inostripilotigp

-PaoloSic58-