Che sorpasso Nepa alla curva 4! È tutto il giorno, da dopo la gara, che lo insulto per non aver mostrato chi era davvero, per non averlo fatto vedere in tutto questo tempo passato con noi… ci guardiamo e sorridiamo.
È domenica sera. L’ultima cena, l’ultima gara, Valencia: atto finale.
E’ da sempre che qui si chiudono i giochi del mondiale, a parte la parentesi dell’anno scorso quando l’acqua ha deciso di cambiare le carte in tavola.
È domenica sera, il momento dei saluti, dei grazie non detti, degli abbracci stretti un po’ di più, dei bicchieri alzati… anche se, a dire il vero, coi brindisi eravamo già a buon punto ieri, quando mia figlia – che gestisce l’hospitality – ha improvvisato una festa lampo senza il mio consenso.
A Nepa voglio dire una cosa – “forse serve il filtro comunicati!?” mi interrompe Grana (riferendosi al fatto che i comunicati escono dopo la revisione di mia moglie) Sei veloce davvero. Devi solo crederci un po’ di più, fidarti un po’ di più anche di chi ti vuole bene e lavora insieme a te. Va benissimo l’istinto, ma ogni tanto l’esperienza del team può fare la differenza. Usala.
A Luca invece dico prima di tutto: bravi ai suoi genitori. Educato, gentile… qualità rare, e non scontate. E poi sì, lui è forte, è tosto, uno che farà strada.
È stato un vero piacere avervi con noi. In bocca al lupo per tutto ragazzi!
E poi brindiamo! A ognuno di questa squadra, ognuno un tassello importante:
A Juan, che è con noi dai tempi del CEV e ha lasciato una carriera da ingegnere in una grande azienda per seguirci nel mondiale.
A Diego, che è un meccanico più vero della parola stessa, di quelli sporchi di grasso per modo di dire, un meccanico alla vecchia maniera, un mago dei motori.
All’affidabile Moreno, fedele al Sic sin dai tempi della 250.
A Luca Pasini, che con la sua esperienza tra minimoto, piloti veri e box è un valore aggiunto per questo team.
A Davide, arrivato su consiglio di Marco dalla scuola tecnica del circuito di Misano, devo ammettere che è stato proprio un gran bel consiglio.
A Mandi, il saggio del gruppo.
Ad Armando una new entry perfetta.
A Nicole, che in due anni ha assorbito più di quanto immaginasse – e immaginassi.
A Riccardo, che – parole dei suoi genitori – “grazie per averlo reso un uomo”.
A Kate che, con l’aiuto di mia moglie, è il mio “censured” comunicati: senza di loro sarei già stato arrestato.
A Sanzio, che non è con noi qui ma lavora da casa, il Saibaba, il guru, uomo dei momenti più bui del Sic.
A Marco Grana, una delle colonne più portanti tra le colonne portanti.
E anche se non vorrebbe che lo dicessi, perché sostiene che non sono obiettivo, gli sponsor non mentono: giurano che riesce ad accontentare sempre tutti. Brindiamo a Martina, mia figlia che insieme all’uragano GuiIlem, che non l’avrei mai detto ma in cucina ci sa fare, muovono le fila dell’ intero hospitality.
A mia moglie Rossella, che mi sopporta da cinquant’anni…no scusate, sono io che la sopporto!
Sono felice di questa squadra sempre di più, anno dopo anno. Perché cresciamo, ci miglioriamo, ci crediamo. Sempre e comunque.
Grazie di tutto questo tempo insieme.
E lasciatemelo dire… A sem’ trop fort.
-PaoloSic58-