Il Blog di Paolo

La crisi di Le Mans

Mi viene in mente la canzone di Giorgio Gaber quando dice: “Ma Perfortuna che c’è Il Riccardo”. Si, perché per fortuna che c’è stato Patacca questo week end che ha salvato la Sic58 squadra corse da due giorni che definirli difficile è dir poco. Eravamo impegnati su tre fronti:CIV, CEV e MOTOMONDIALE. Partiamo da quello che ci ha regalato delle soddisfazioni , se non ci fossero state le buone notizie dal CIV, sabato sera avrei preso il primo volo per tornare a casa, avvilito com’ero.
Patacca ha illuminato il nostro week end come un faro in piena notte con ben due vittorie. Sabato Bergamini completava il podio con lui, dopo una gara splendida fatto di sorpassi mozzafiato. Patacca con grande orgoglio finisce 1° assoluto della gara e della sua categoria. Domenica ripete la performance vincente e riporta la Sic58 sul primo gradino del podio, mentre stavolta Bergamini chiude al 5° posto con una buona rimonta dopo una brutta partenza.

È la volta del Mondiale. Venerdì e sabato Tatsuki era in forma splendida, protagonista delle libere e dei primi 10 minuti delle ufficiali. Velocissimo fino al T3 si perdeva e perdeva 5/6 decimi poi. Questo ha compromesso il suo tempo in prova, non è riuscito a migliorarsi e complice qualche goccia d’acqua non è andato oltre l’8° fila. Tony arrancava tra le difficoltà non riuscendo mai a trovare il ritmo giusto si piazza 24°.
Nonostante tutto arriviamo a domenica mattina fiduciosi perché Tatsuki era veloce. Parte la gara e alla prima S Migno cade travolgendo Tatsuki e Della Porta, ma proprio quando pensavamo che la nostra avventura a Le Mans per lui fosse finita li, ecco cadere a raffica per dell’olio in pista tantissimi altri piloti, tra cui Bulega, Mir e Fenati. La commissione da bandiera rossa. Tra la preoccupazione generale Le Mans ci da una seconda chance e la gara ricomincia. Tatsuki fa una buonissima seconda partenza e un altrettanto bella gara, seppur portandosi dietro il difetto delle ultime due curve. 14° all’ultimo giro Toba lo supera, fa un high side e Tatsuki lo centra. Finisce a mucchio la guerra tra gialli. Tony purtroppo finirà negli ultimi posti una gara incolore.
Ritroviamo le speranze nei test Irta del lunedì, con Tony che grazie a Marco Grana trova il freno a motore più adatto al suo stile di guida (vero problema Honda di quest’anno) e con Tatsu che riesce a togliere mezzo secondo dal suo tempo. Con lui però ho usato le maniere forti. Lui usa tantissimo il freno dietro come se fosse la sua ultima salvezza. L’ho quindi costretto, nonostante il suo scetticismo, ad entrare promettendomi di non usare il freno dietro nelle ultime due curve, minacciandolo altrimenti di mandarlo a casa. Dopo 3 giri Tatsu rientra incredulo e stupito al box avendo tolto mezzo secondo senza nessun rischio e fatica. Se guardiamo il lato positivo questa è tutta esperienza per l’anno prossimo magari… magari saremo ancora tutti a correre per la stessa bandiera o magari saremo ognuno per la propria strada. In fondo siamo tutti il magari di qualcuno. Continuo a rimanere del parere che Tatsu sia fortissimo, talentoso e perspicace deve solo uscire dal bozzo. Tony è tenace e fa il suo normale corso, ma sono felice di averlo visto ripartire con un sorriso da Parigi.

Arriviamo al CEV. Crisi con entrambi i piloti. Ma le mans è stato importante per due motivi. Perché ci siamo convinti della qualità di Montella e delle mie qualità da psicologo. Montella ha troppa carica agonistica i primi giri. Deve trovare un modo per scaricare la pressione, che vada a correre, sono anche disposto anche a farlo uscire con la sua ragazza la sera prima, cosa assolutamente sconsigliata di solito agli atleti. Mentre Casadei sta attraversando un momento difficile, non è più conscio delle sue possibilità, è triste ha gli occhi spenti e io non lo posso accettare. Il suo talento non può andare sprecato solo perché degli amici stupidi ti affibiano soprannomi altrettanto stupidi. Lui è un pilota che può fare la differenza, ha recuperato 10 posizioni in un giro e ha avuto una caduta sfortunata, ancora a noi inspiegabile. Prima della gara ho cercato di scuoterlo a modo mio e sono contento di esserci riuscito indipendentemente da come è andata. Io gli occhi da tigre del 2013, del primo anno insieme non voglio perderli per nessun motivo a questo ragazzino ci tengo e se non reagirà lui stesso al bullismo della sua compagnia lo farò io. Si lo so sembra una minaccia e lo è.

Per CEV e Mondiale è stato un week end sconclusionato, abbiamo perso il box ma ce lo siamo meritati. Al Mugello correremo per riprendercelo. Torneremo a combattere per i punti in campionato e per regalarvi delle belle prestazioni.